29 marzo 2024
Aggiornato 13:30
Un film per riflettere sulle pene e la rieducazione

«Recidiva Zero». In anteprima nazionale il doc sull’articolo 27 della Costituzione

Un dibattito accesso quello attorno al principio costituzionale per cui «le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato»

TORINO - «Le pene non possono consistere in trattamenti contrari al senso di umanità e devono tendere alla rieducazione del condannato». Lo stabilisce l’articolo 27 della Costituzione, che offre lo spunto di partenza al film «Recidiva Zero - Riflessioni intorno all’articolo 27 della Costituzione italiana» di Carlo Turco e Bruno Vallepiano, che viene presentato in anteprima nazionale nell’Aula consiliare di Palazzo Lascaris lunedì 26 ottobre alle 17.

Con il presidente del Consiglio regionale Mauro Laus e gli autori della pellicola intervengono Davide Petrini, Ordinario di diritto penale all'Università del Piemonte Orientale e garante per i detenuti di Alessandria ed Emilia Rossi, avvocato penalista e componente designato dell'Ufficio del garante nazionale. Modera il garante regionale per i detenuti Bruno Mellano, promotore dell’evento.

La pellicola propone interviste - tra gli altri - a Gustavo Zagrebelsky, già presidente della Corte costituzionale, don Luigi Ciotti, storico fondatore di Libera e del Gruppo Abele e a volontari, operatori carcerari, detenuti ed ex detenuti.

Obiettivo delle interviste - spiegano Laus e Mellano - è riflettere, a partire dal dettato costituzionale, sul significato del termine «rieducazione», sull’efficacia delle pene alternative, sui tassi di recidiva, sulla messa in prova e i lavori di pubblica utilità con un linguaggio il più possibile vicino alle nuove generazioni, che non di rado di tali temi hanno una conoscenza approssimativa, talora condizionata da un malinteso senso comune che confligge con il buon senso prima ancora che con i principi costituzionali e le dichiarazioni internazionali dei diritti umani.