26 aprile 2024
Aggiornato 05:00
Una situazione al limite del reale

AslTo2, finiti i soldi: da oggi gli psicologi lavorano gratis

Nell'Asl TO2 è terminato il budget per il pagamento delle ore di psicoterapia fornite dai professionisti convenzionati. Chi erogherà il servizio quindi lo farà a puro titolo volontaristico con evidenti rischi di disservizi per gli utenti

TORINO - Nell'Asl TO2 è terminato il budget per il pagamento delle ore di psicoterapia fornite dai professionisti convenzionati. Chi erogherà il servizio quindi lo farà a puro titolo volontaristico con evidenti rischi di disservizi per gli utenti. Una situazione assurda. «Si tratta dell'ennesimo schiaffo alle esigenze del territorio derivante da un taglio sulle ore e su una pessima gestione dell'utilizzo delle ore ridotte». A denunciare l'emergenza è il consigliere regionale di Forza Italia, Gianluca Vignale.

Budget tagliato da 110mila euro a 76mila
Quest'anno è stato significativamente ridotto il plafond delle ore di psicoterapia erogate rispetto al 2014, passando da un budget di 110mila euro a 76mila del 2015. Tradotte in ore significa passare da 15mila ore fornite ai pazienti dell'Asl TO2 a circa 10.500. «Da recenti comunicazioni interne - spiega l'azzurro - si evince che le ore di psicoterapia che potranno essere pagate non equivalgono alle ore effettivamente erogate e che comunque quelle effettivamente svolte andranno comunque caricate nel nuovo Sistema informatico come prestazioni di Psicoterapia, in modo da dare un dato reale alla Regione'. Una scelta di questo tipo denota una modalità di approccio verso i problemi psichiatrici del tutto improvvisato e per nulla rispettoso dei pazienti».

Una forte richiesta da parte del territorio
In ultima analisi - conclude Vignale - «mi domando come si possa prevedere per una Asl come la TO2, che ha storicamente un numero di trattamenti sanitari obbligatori (TSO) molto più alto della media e che è stata recentemente al centro delle cronache per il caso del TSO di corso Umbria, una riduzione delle ore e una copertura del servizio di natura eventualmente volontaristica. Il fatto che si sia raggiunto il tetto del budget dimostra che c'è una forte richiesta da parte del territorio, alla quale la Regione Piemonte e l'assessorato alla Sanità non possono che dare risposta fornendo la garanzia della copertura del servizio».