24 aprile 2024
Aggiornato 09:00
A San Salvario

Dietrofront della Questura: «no» alla passeggiata con i cani contro lo spaccio. L'ira degli organizzatori

L'appuntamento è confermato per stasera alle 21.30 in via Foscolo, ma i comitati di quartiere non capiscono perché la polizia abbia cambiato idea. «Ci dicano da che parte stanno. Noi un'idea ce l'abbiamo»

TORINO - Passeggiata cinofila a San Salvario contro lo spaccio? No grazie. L'appuntamento è confermato per stasera alle 21, ma la questura di Torino ha fatto sapere che autorizza solo un presidio fisso con i cani, non la passeggiata come concordato in precedenza. E perché mai? Cosa c'è di tanto pericoloso?

La rabbia e l'indignazione degli organizzatori
Dopo aver concesso tutte le autorizzazioni e i permessi richiesti dalla legge, la Questura aveva autorizzava il comitato di quartiere ad effettuare una simbolica passeggiata cinofila contro lo spaccio. Ma poi ieri Matteo Rossino, portavoce del comitato San Salvario Bramante, è stato convocato dalla polizia: non se ne fa più nulla, solo un sit-in. I residenti di San Salvario non possono passeggiare coi cani per le vie del quartiere. «Francamente non capisco quale possa essere il motivo di ordine pubblico che ha spinto la polizia a fare una prescrizione di questo tipo» ha detto Rossino. «Sono fortemente indignato ed amareggiato».

Sit-in alle 21.30 in via Foscolo
In ogni caso l'appuntamento è confermato in via Foscolo alle 21.30: il presidio fisso è stato autorizzato. «Invito tutti i residenti a partecipare numerosi, con o senza i loro amici a quattro zampe, perché San Salvario non può essere abbandonato nelle mani degli spacciatori o delle istituzioni incompetenti e del tutto scollate dai bisogni dei residenti».

«Forse a qualcuno dà fastidio che la gente si riappropri della città»
Questa sera ci sarà anche Marco Racca, coordinatore regionale di CasaPound Italia. «Ho saputo del dietrofront della questura e lo trovo assolutamente scandaloso. Viviamo ormai in una dittatura, dove un funzionario di polizia, in spregio a quanto sancito dalla costituzione, può permettersi di vietare una passeggiata cinofila. Siamo alla follia. Quale problema di ordine pubblico può creare una passeggiata cinofila? Io credo che a qualcuno dia molto fastidio che i cittadini si stiano organizzando per riappropriasi, pacificamente e nel rispetto della legge, dei loro quartieri, che lo Stato ha lasciato in mano a spacciatori e clandestini. Penso che i comitati di quartiere diano fastidio ai vari Renzi, Alfano, Fassino e Chiamparino». «La polizia vieta a degli onesti cittadini di poter passeggiare con i loro cani, ma consente agli spacciatori clandestini di vendere alla luce del sole droga ogni giorno e ad ogni ora», ha concluso Racca. «Siamo al paradosso. Ci dicano la Questura e il Comune se stanno dalla parte dei cittadini o se stanno dalla parte dei delinquenti. Noi una mezza idea su da che parte stiano, visti gli eventi, ce la siamo già fatta».