19 aprile 2024
Aggiornato 05:30
L'accordo Italia-Francia

Scibona (M5S): Invece di manganellare i No Tav si pensi al terrorismo

Lo ha dichiarato il senatore M5S della commissione Trasporti annunciando il voto contrario del gruppo stellato alla ratifica dell'accordo Italia-Francia, "subdolo, impreciso e superato dal tempo"

TORINO - «L'accordo tra Italia e Francia, firmato dai ministri competenti nell'oramai lontano dicembre 2012, è volutamente subdolo, impreciso e oramai abbondantemente superato dal tempo e dagli eventi. Invece di pensare al Tav e a manganellare la Val di Susa si pensi a risolvere e fare accordi seri in materia di antiterrorismo». Lo ha dichiarato il senatore M5S della commissione Trasporti Marco Scibona, annunciando il voto contrario del gruppo stellato alla ratifica dell'accordo Italia-Francia.

Rafforzare la comunicazione tra le intelligence
«Sarebbe servito un accordo in materia di antiterrorismo. Avremmo voluto - ha proseguito - leggere misure per il rafforzamento tra le comunicazioni di intelligence tra i rispettivi Paesi, magari per evitare che in tutto il Nord Italia si cerchi un'auto Seat nera con sopra un terrorista quando sempre la stessa vettura è già stata trovata oltralpe il giorno prima. Avremmo voluto uno stop al mercato delle armi verso certe zone in cui trovano rifugio i terroristi».

Controlli mirati e cooperazione in materia di difesa
«Vorremmo - ha detto ancora Scibona - controlli mirati ed operazioni di polizia volte a prevenire i terribili attentati che abbiamo visto a Parigi. Vorremmo una cooperazione internazionale in materia di difesa e sicurezza affrontata in maniera seria e responsabile e soprattutto una pianificazione Europea.In questo accordo, tutto questo non c'è!. Per quanto riguarda la grande opera inutile, il Tav già abbiamo ceduto al diritto francese i controlli e la legislazione applicata, creando a Chiomonte un'area di pseudo extraterritorialità. Non a caso la società Telt, promotore responsabile della realizzazione e della gestione della Sezione transfrontaliera della nuova linea ferroviaria è una società di diritto francese».

Elementi identificativi sulle uniformi
A giudizio di Scibona «con questo accordo forniamo il contorno giuridico per far si che quelle manganellate che là abbondano abbiano il retrogusto francese... Discorso simile vale per i territori di confine, penso a Ventimiglia, dove agevoleremo la Francia a respingere gli immigrati. Non a rimpatriarli, a respingerli sul nostro territorio! Lasciando poi, come sempre, a noi l'onere di occuparcene». «Sarà poi quanto meno curioso - ha proseguito il senatore M5S - vedere gli agenti francesi con il codice identificativo sulle divise che compiono operazioni con la polizia italiana completamente anonima. Infatti è da novembre 2012 che la Francia ha adottato elementi identificativi sulle divise dei poliziotti mentre da noi la questione è insabbiata al Senato dove un disegno di legge del Movimento 5 stelle ed altri ddl con stesso tema, giacciono, morenti, in prima commissione, vittima delle scuse e dei temporeggiamenti del ministro Alfano con la complicità del Pd», ha concluso Scibona.