VENARIA - Si è ritrovato in manette Angelo Ferrara, sessantaseienne residente a Venaria Reale, arrestato in flagranza di reato di usura. La misura è scattata grazie alla denuncia di alcune delle vittime e alle operazioni delle Fiamme Gialle di Torino coordinate dalla Procura della Repubblica del capoluogo piemontese.
La prassi dell'usura
Dalle indagini è emerso che l’uomo erogava prestiti di denaro a soggetti in difficoltà economica, applicando tassi d’interesse ben al di sopra delle soglie previste dalla legge. Le vittime dovevano provvedere ai pagamenti con cadenza mensile, in date prestabilite e in contanti. Gli scambi di denaro venivano interamente gestiti dall'usuraio e organizzati in diversi luoghi della città di Torino.
L'arresto
Durante uno di questi scambi di denaro sono intervenute le Fiamme Gialle. Tutto il passaggio è stato registrato da una microspia nascosta addosso alla vittima e così per Ferrara non c'è stato più scampo. Sono stati quindi immediatamente perquisiti gli immobili dell’usuraio a Venaria Reale, Torino, nel cuneese e in provincia di Imperia, dove sono stati sequestrati più di 55.000 euro in contanti, cambiali per oltre 60.000 euro e assegni per 90.000 euro, privi di data e già firmati (verosimilmente detenuti a garanzia delle somme concesse in prestito alle vittime). I soldi sono stati rinvenuti, ben ordinati in mazzette , all’interno di alcune cassette portavalori occultate in diversi punti difficilmente accessibili dell'abitazione, alcune persino sotto le tegole del tetto.
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