TORINO - Una piazza per Rita Levi Montalcini: questa mattina, la Commissione Toponomastica del Comune di Torino ha deciso di intitolare al Premio Nobel per la medicina e ai suoi due fratelli Gino e Paola, un piazzale compreso tra corso Massimo d’Azeglio e i viali Medaglie d’Oro, Ceppi e Boiardo. Nonostante non siano passati i consueti 10 anni dalla morte di Rita Montalcini, il Comune chiederà alla Prefettura una deroga alla regola. L’area originariamente prevista per l’intitolazione, prospicente gli edifici universitari in cui Rita studiò, è stata ampliata dalla Commissione fino a comprendere lo spazio antistante la futura sede della biblioteca civica della Città, che così acquisirà nel proprio indirizzo il nome dei tre illustri personaggi.
DA SOLDI AD ABARTH, LE ALTRE INTITOLAZIONI - Non si tratta dell’unica intitolazione decisa oggi, anzi. La cosiddetta «panchina di Andrea», nei giardini di piazza Umbria, sarà intitolata ufficialmente ad Andrea Soldi che vi perse la vita poco più di due anni fa nel corso di un trattamento sanitario obbligatorio. Una targa sulla panchina ricorderà il giovane che vi sostava abitualmente. Alle memoria delle Vittime dell’immigrazione sarà dedicata l’area pedonale di via Livorno contigua al nuovo ponte sulla Dora (ex Amedeo IX). Una targa nel giardino roccioso del Parco del Valentino, ricorderà la figura di Guido Chiarelli, ingegnere, a lungo dipendente del Comune di Torino, innovatore nelle tecniche di illuminazione pubblica, distintosi particolarmente in occasione del centenario dell’Unità d’Italia, con la realizzazione, tra altre, della fontana luminosa di «Italia 61». Alle memoria delle Vittime dell’immigrazione sarà dedicata l’area pedonale di via Livorno contigua al nuovo ponte sulla Dora (ex Amedeo IX).A Bartolomeo Calori, vittima della xenofobia, linciato assieme ad altri nove lavoratori italiani ad Aigues Mortes tra il 16 e il 17 agosto del 1893, sarà dedicata una targa sull’edificio di Barriera Nizza in cui nacque. La targa recherà una breve ricostruzione di quegli eventi ed un riconoscimento a coloro che cercarono di proteggere i nostri migranti. La Commissione si è anche occupata di imprenditori: Carlo Abarth, al quale per i suoi meriti imprenditoriali e sportivi mondialmente riconosciuti sarà dedicato un tratto della via Anselmetti, e i fratelli Riccardo, Giorgio e Dario Garosci. Pionieri del commercio moderno, i Garosci aprirono proprio a Torino, in via Tunisi, il primo supermercato italiano. Ad essi sarà dedicata una targa in via Tunisi.
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